Ho conosciuto un uomo cieco, Wolfang, che sa descriverti meravigliosamente un paesaggio, semplicemente ascoltando i suoni che lo popolano; il fruscio del vento, il cinguettio degli uccellini, lo scricchiolio dei rami, l'umidità dell'aria, i profumi dispersi dal vento. Wolfang si accorge se le rondini sono migrate, Wolfang ti porta a passeggio nel bosco di notte, Wolfang va a fare volontariato in Africa.
Ho cominciato a intuire che poteva esistere un "paesaggio sonoro" grazie a lui. Di che meraviglie è capace l'uomo !
Wolfang entra nel suo orto ed hai la sensazione che le piante lo aspettino trepidanti per essere accarezzate da lui e all'improvviso si diffondono nell'aria profumi che fino a poco prima tu non avevi percepito.
Wolfang è un uomo che conserva il cuore di bambino ed ha saputo trasformare la sua vita in un magico girotondo, coinvolgendo nella danza le persone che gli stanno vicino.
Parlo di lui, perchè secondo me incarna pienamente lo spirito della coscienza ecologica.
Non basta l'intelligenza ecologica per cogliere le relazioni che ci legano agli altri e alla natura, queste relazioni noi le viviamo quotidianamente e spesso di molte non ne siamo neppure consapevoli oppure non siamo consapevoli di come noi entriamo e viviamo le relazioni.
Solo la consapevolezza di noi stessi sostenuta da un coraggioso amore può portare a costruire una coscienza ecologica.
